Grazie alla nuova normativa pubblicata nel mese di Marzo 2011 e resa obbligatoria dal 01/09/11 l’utente finale è tutelato verso una corretta strutturazione dell’impianto elettrico. La nuova Norma CEI 64-8 rappresenta un importante cambiamento del concetto di impianto elettrico, che oltre ad essere sicuro, deve garantire degli standard minimi di prestazioni in termini di funzioni e di fruibilità. Nel dettaglio in ogni unità abitativa ci dovrà essere una dotazione minima garantita nella distribuzione dell’energia, nel numero delle prese energia, dei punti luce, ecc. Inoltre, grazie ai tre livelli introdotti dalla norma, aiuterà i professionisti più seri a valorizzare correttamente le loro proposte, e gli utenti finali a valutare con maggiore consapevolezza ciò che viene loro proposto. Il livello verrà indicato nella certificazione dell’impianto dando un chiaro indicatore del livello delle dotazioni dell’impianto e permettendo la certificazione anche del sistema domotico, che in tal modo potranno essere considerate ai fini della determinazione del valore commerciale dell’immobile.
Paradossalmente, infatti, nel corso degli ultimi anni si è verificata una diffusione repentina ed in costante crescita di nuove tecnologie (per le telecomunicazioni, l'home entertainment, la sorveglianza) che non ha trovato un riscontro nella progettazione degli edifici. Ciò significa che le tecnologie realizzate nel corso degli ultimi 15 anni sono utilizzate in luoghi e spazi edificati secondo i canoni costruttivi del secolo scorso.
Quindi abbiamo una forte incompatibilità tra la struttura della casa e la tecnologia introdotta creando, non solo una situazione di disagio all’interno dell’abitazione (ciabatte multipresa e sovraffollamento di cavi dietro a mobili o sulle pareti) ma un reale pericolo per chi vive la casa.
Si cerca così attraverso la diffusione di questa normativa di invitare non solo gli addetti ai lavori ad aggiornarsi, ma anche l’utente finale a chiedere, ed a pretendere, un impianto elettrico che rispetti le nuove normative obbligatorie, predisposto per le nuove tecnologie, che garantisca un valore aggiunto a ciò che si sta acquistando ed una elevata soglia di sicurezza.
La nuova norma nella variante 3 prescrive le dotazioni minime ed i tre livelli indicati ne definiscono il tipo ed il numero da realizzare.
Livello minimo previsto: individua la dotazione minima perchè l'impianto elettrico possa considerarsi conforme alla norma CEI 64-8 con un numero minimo di punti-prese e punti-luce in funzione della metratura o della tipologia del locale di installazione e un numero minimo di circuiti in funzione della metratura dell'appartamento
Prevede, rispetto al livello 1, un aumento delle dotazioni e dei componenti e l'aggiunta di servizi ausiliari quali il videocitofono e l'anti-intrusione
Per unità immobiliari con dotazioni impiantistiche ampie ed innovative (ad esempio il sistema bus) ed, in particolare, la domotica.
Nel dettaglio nel livello 3 abbiamo:
Videocitofono e antintrusione sono obbligatori ma non è richiesto che siano tra loro integrati, mentre è prescritto che almeno 4 delle altre funzioni elencate siano tra loro integrate e realizzate mediante un sistema domotico basato su soluzione bus. La norma specifica che l’elenco sopra riportato è da intendersi a titolo esemplificativo e non esaustivo, ovvero si possono considerare anche altre funzioni domotiche al di fuori di esso.
Spesso però la domotica viene equivocata, troviamo questa parola nei volantini delle grandi catene di bricolage dove erroneamente in quella sezione vengono indicati accessori quali videocitofoni o automazioni con telecomando, oppure telecamere IP, che nulla hanno di sistema domotico.